Le Iene, un arbitro di Serie A: «Gravi anomalie, in tanti la pensano come me». Le rivelazioni choc sul Var

Martedì 23 Gennaio 2024, 23:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 15:14

La lotta tra due fazioni

Inviato: Esiste davvero una lotta intestina tra due fazioni di arbitri che si sfideranno alle prossime elezioni di categoria tra qualche mese e che condiziona in qualche modo il loro lavoro in campo e al Var?

Arbitro: “Questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti di noi. Da come viene valutato un arbitro dipende il fatto che questo continui ad arbitrare o meno. Se le valutazioni dipendono da dinamiche, diciamo politiche, allora in questo modo c’è il rischio che si falsino i campionati. Molti di noi hanno la forte sensazione che non sempre i voti, le valutazioni e le eventuali retrocessioni o dismissioni a fine anno dipendano esclusivamente dalle nostre prestazioni durante le partite. Ogni volta che un arbitro viene chiamato al Var può essere penalizzato nel voto che riceve dagli osservatori a fine partita, e se chi valuta gli arbitri sbaglia nella valutazione, siamo poi sicuri che fanno carriera solo e sempre i più bravi e che vengono retrocessi i più scarsi? Voglio segnalare quelle che per me e per altri arbitri sono delle gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia e che, secondo noi, condizionano il buon andamento dei campionati di calcio di serie A e di serie B. Ci sono tante cose che non vanno come dovrebbero, alcune riguardano decisioni prese in campo e in sala Var durante le partite, altre riguardano l’andamento della carriera di noi arbitri. Non sempre quello che viene deciso in campo e l’intervento del Var durante le partite segue un criterio omogeneo. A volte il Var interviene per correggere una decisione, a volte non interviene, anche quando gli episodi sono molto molto simili, quasi identici, tra loro. Per esempio: il rigore non assegnato al Milan in Milan-Roma, in cui il Var non interviene e il rigore dato all’Inter in Inter-Lazio, lì invece l’intervento del Var c’è stato. Ma non solo: a volte la scelta delle immagini per giustificare una decisione presa non convince neanche noi addetti ai lavori. Poi si ha la sensazione che alcuni arbitri siano protetti e tutelati, sia nel voto che prendono a fine partita, sia nella spiegazione che dà la Can, la commissione arbitri nazionali, di alcuni episodi controversi. Perché succede una cosa del genere? Come mai alcuni vengono chiamati e alcuni no? Cambia qualcosa nei voti che prendono e nella loro classifica di fine anno? Non parliamo di complotto e non c'entrano le squadre, parliamo di questione arbitrale. Ci sono arbitri più protetti e meno chiamati al Var.”.

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