Messina Denaro: «Su Capaci non sapete tutto. Non sono stato tradito, preso per un mio errore. A Palermo ero un uomo libero»

Venerdì 9 Febbraio 2024, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 14:48

Le insinuazioni sulla strage di Capaci

Il boss ha insinuato che ci fossero cose ancora da scoprire sulla strage di Capaci: «Ci sono cose, però, che, per esempio, nessuno è mai arrivato, perché a me mi sembra un poco riduttivo dire che a Falcone lo hanno ucciso per la sentenza del maxi processo. Se poi voi siete contenti di ciò, bene venga, sono fatti vostri, ma la base di partenza non è questa».

«Voi siete contentati che il giudice Falcone sia stato ucciso, perché ha fatto dare 11 ergastoli? Perché di 11/12 ergastoli si trattava, nel maxi processo, credo, ma credo che questi siano...», ha insistito insinuando moventi più complessi che però non ha più approfondito.

Messina Denaro ha definito l'attentato di Capaci come la «cosa più importante, quella da dove nasce tutto, le stragi, l'input». E con fare accusatorio, alludendo al depistaggio delle indagini sull'attentato costato la vita al giudice Paolo Borsellino, ha proseguito: «Perché vi siete fermati a la Barbera, la Barbera era all'apice di qualcosa», riferendosi all'ex poliziotto ritenuto la mente dell'inquinamento dell'inchiesta che ha portato alla condanna di innocenti. «Se fosse vivo ci sareste arrivati o vi sareste fermati un gradino prima?», ha chiesto ai pm.

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