Gabriele Marchesi, Budapest alla Corte di Milano: «Deve stare in cella qua, niente domiciliari in Italia». Chi è il coindagato di Ilaria Salis

Giovedì 14 Marzo 2024, 22:57 - Ultimo aggiornamento: 23:05

«No ai domiciliari in Italia»

Strumenti alternativi come gli arresti domiciliari in Italia che, invece, per le autorità del Paese guidato da Viktor Orban, non sono possibili perché solo con la «consegna e l'arresto» del giovane, ai domiciliari a Milano, che ritornerà davanti ai giudici italiani il prossimo 28 marzo, è ritenuto il modo per evitare una eventuale fuga e per «garantire» che resti «a disposizione delle autorità» e sia presente in particolare «agli atti procedurali».

Secondo la ricostruzione il pubblico ministero caposezione Zita Nag, Marchesi, coindagato di Ilaria Salis, l'attivista antifascista in carcere da oltre un anno a Budapest per aver aggredito dei neonazisti e passata alla ribalta delle cronache per le denunce sulle condizioni «disumane» di detenzione, farebbe pure lui parte di «una organizzazione criminale» creata «per commettere atti violenti contro le persone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA