Clint Eastwood adora gli eroi. Li ha raccontati con Sully, in cui Tom Hanks diventava

Clint Eastwood adora gli eroi. Li ha raccontati con Sully, in cui Tom Hanks diventava l'emblema dell'uomo comune che diventa, appunto, eroico facendo bene il suo lavoro. Lo ha fatto celebrando - discutibilmente - un cecchino con American Sniper ed esaltando i protagonisti della storia vera di Ore 15:17 - Attacco al treno. Stavolta ha scelto Richard Jewell, un ragazzotto frustrato e complessato che viveva ancora con mamma Kathy Bates quando, prendendo molto sul serio il suo lavoro di guardia giurata, ha salvato molte vite durante l'attentato del 1996 alle Olimpiadi di Atlanta. È strepitosa l'interpretazione che Paul Walter Hauser fa di quest'uomo condannato dalla sua apparenza a diventare il primo sospettato, svelando con forza e con grazia la ferocia del pregiudizio, e altrettanto impressionante è quella di Sam Rockwell nei panni del suo avvocato. Da parte sua Eastwood confeziona di nuovo - grande cinema e ci interroga di nuovo - su un sistema di poteri e di media capaci di stritolare invece di rendere liberi.
(M. Gre.)
RICHARD JEWELL
di Clint Eastwood


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Gennaio 2020, 05:01
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