«Capitale sorvegliata speciale». La preoccupazione per il terrorismo nelle città occidentali, scattata dopo l'attentato di Mosca, si è ulteriormente alzata dopo l'attacco missilistico iraniano su Israele di sabato notte. In seguito al raid, un vertice straordinario sulla sicurezza a Roma è stato convocato con un urgenza in prefettura nella giornata di ieri.
La crisi mediorientale potrebbe avere pesanti ricadute sulla sicurezza delle capitali europee, dove potrebbero verificarsi attacchi su bersagli strategici, culturali e militari. Il prefetto Lamberto Giannini ha così sollecitato l'intensificazione dei controlli e della vigilanza, da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza, intorno agli obiettivi catalogati come sensibili, circa 250 individuati nei centri religiosi e culturali e in tutte le aree a ridosso della Città del Vaticano e di San Pietro. Ancora controlli nelle aree delle moschee dei Parioli, della Magliana e di Centocelle. Faro sulla Sinagoga del lungotevere, e sui luoghi di culto legati ad altri credi cristiani.
Particolare attenzione, verrà posta da parte delle forze dell'ordine, ma anche degli 007 dell'intelligence italiana, nei posti di aggregazione cittadina e turistica, come le piazze della movida, ma a anche sportiva.
Attenzione anche sui cortei e le manifestazioni dei prossimi giorni, 25 aprile in testa. Un anticipo insomma di quanto avverrà per l'Anno santo con i 40 milioni di pellegrini attesi nella Capitale. A Palazzo Valentini anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Alla riunione hanno partecipato anche il capo di gabinetto del Campidoglio, Alberto Stancanelli, il presidente della comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, il questore di Roma, Carmine Belfiore, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Pecci, il comandante del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, Gavino Putzu, il comandante della polizia locale Mario De Sclavis.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Aprile 2024, 08:23
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