Scuola chiusa per Ramadan, ufficio scolastico chiede l'annullamento: «È irregolare». Valditara: «Ricevo minacce di morte»

L'Istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello ha deciso di lasciare gli alunni a casa il 10 aprile per le celebrazioni della festività islamica

Scuola chiusa per Ramadan, ufficio scolastico chiede l'annullamento: «È irregolare». Valditara: «Ricevo minacce di morte»

Continua a far discutere il caso dell'Istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, in provincia di Milano, che ha deciso di chiudere le aule il 10 aprile, giorno della festa di fine Ramadan. Oggi, l'ufficio scolastico regionale della Lombardia ha riscontrato delle «irregolarità» nella delibera con cui il consiglio d'istituto ha deciso la chiusura, mentre il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha voluto sottolineare i «risultati formativi sotto media» registrati nell'ambito della scuola finita al centro delle polemiche. Dichiarazioni, quelle del ministro, considerate tuttavia «razziste» da Ouidad Bakkali, deputata del Pd.

Valditara: «Ricevo minacce di morte»

Sul caso è tornato per primo, da Firenze, il ministro Valditara. La scuola, ha detto, ha «dei risultati formativi che sono enormemente inferiori rispetto a quelli della media lombarda». E invece, ha aggiunto, «dobbiamo far sì che scuole così complesse abbiano la possibilità di garantire un futuro di eccellenza a tutti i giovani, che siano immigrati o che siano italiani».

Valditara ha anche denunciato di aver ricevuto «quasi quotidianamente minacce di morte, insulti e minacce varie. Voglio sottolineare che le minacce di morte e gli insulti non appartengono alla civiltà». In ogni caso, ha ricordato alla fine il ministro, a decidere è «l'ufficio scolastico, in totale autonomia: io ho posto un problema di rispetto della legge, della legalità e delle regole».

L'ufficio scolastico regionale: «Irregolare la chiusura»

E il parere dell'ufficio scolastico non si è fatto attendere. «Sulla base delle risultanze dell'accertamento ispettivo disposto dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - ha spiegato in una nota - sono state evidenziate talune irregolarità della delibera assunta dal consiglio d'istituto».

Di conseguenza «il direttore generale dello stesso ufficio ha invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell'azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell'annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d'istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia».

In altre parole, l'invito alla scuola è di tornare sui propri passi e lasciare aperte le aule il prossimo 10 aprile. Ad alimentare la polemica politica è infine giunta la dichiarazione della deputata dem Bakkali, secondo la quale «è veramente sconcertante e di cattivo gusto che il ministro dell'Istruzione snoccioli i dati relativi al livello di competenza di un istituto per prendersela con gli studenti stranieri e portare avanti la campagna islamofoba che la Lega sta imponendo al governo». Lega che per prima, il 16 marzo scorso, aveva parlato di «deriva inaccettabile» attraverso l'eurodeputata Silvia Sardone. Al termine della giornata un tentativo di conciliazione è arrivata dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini, ricordando - a proposito del caso Pioltello - che la chiusura «è un legittimo provvedimento della scuola» e che «una delle cose più importanti della vita è la religione».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2024, 19:43
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