Sinner, Alex Vittur è il manager-amico dietro l'impresa: il colpo di fulmine a 13 anni, quel discorso ai genitori e la rottura (decisiva) con l'ex coach Piatti

Adesso è ancora al centro della vita di Sinner. È il suo manager, quello che gestisce parte della sua vita fuori dal campo. Ma soprattutto, è un amico intimo

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di Valerio Salviani

Probabilmente senza Alex Vittur l'Italia non avrebbe mai vissuto la favola di Sinner. È stato lui, il manager e amico di Jannik che ieri piangeva nel suo box dopo la vittoria degli Australian Open, a notarlo per primo e a segnalarlo a Massimo Sartori, primo allenatore del fenomeno italiano. È successo quando Sinner aveva 13 anni. Quasi 10 anni dopo, Alex è ancora lì al suo fianco. È il suo manager, quello che per primo ha creduto in lui e l'artefice del "turning point" della carriera dell'altoatesino, la rottura con Riccardo Piatti, il suo allenatore e mentore fino al 2022. 

Alex Vittur, il manager di Sinner

Alex Vittur compirà 40 anni quest'anno. È un ex tennista (miglior classifica n.605 al mondo) ed è grande amico di Andreas Seppi. Come detto, è stato il primo a notare Sinner e a chiamare Massimo Sartori, che poi l'ha mandato a Piatti a Bordighera, dove si è plasmato il campione.

Ieri, nella conferenza stampa post vittoria, Jannik ha raccontato il suo momento di debolezza, quando stava per lasciare il tennis per lo sci. «I miei genitori non mi hanno mai fatto pressioni e mi hanno lasciato libero», ha spiegato.

Vittur però, con i genitori del 22enne ci aveva parlato: «Convincetelo a giocare a tennis, sarà un numero 1». Ci aveva visto lungo.

Adesso è ancora al centro della vita di Sinner. È il suo manager, quello che gestisce parte della sua vita fuori dal campo. Ma soprattutto, è un amico intimo. Pare chi si parlino proprio nello strettissimo dialetto altoatesino.

Il suo ruolo nella rottura con Piatti

Per chi segue da vicino l'evoluzione di Sinner, il punto decisivo nella sua carriera è stato il sofferto addio con l'ex allenatore Riccardo Piatti. Dopo di lui, Jannik si è affidato al duo Vagnozzi-Cahill, che fanno parte del suo attuale team. Dietro quell'addio con Piatti, si dice che Vittur abbia avuto un ruolo decisivo. La scelta finale, è ovvio, è stata di Jannik. Ma Alex l'ha consigliato e spinto verso la nuova via. Una scelta vincente, adesso si può dire. Le lacrime di Vittur ieri a Melbourne ne sono la dimostrazione.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Gennaio 2024, 13:20
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