Ecco “Kakuma got talent”, la prima gara per rifugiati. In Kenya vincono le Capable Girls

Ecco “Kakuma got talent”, la prima gara per rifugiati. In Kenya vincono le Capable Girls

di Valentina Tocchi
ROMA - Danza tribale, canti etnici, rap, comicità, moda e fotografia: sono queste le discipline nelle quali si sono sfidati i concorrenti del Kakuma got talent, il primo talent show africano che si tiene in uno dei campi per rifugiati più grandi del Kenya, quello della cittadina di Kakuma, a 100 kilometri dal confine con il Sud Sudan. Il talent show, patrocinato dal Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, è già arrivato alla sua quinta edizione alla quale, nei giorni scorsi, hanno partecipato oltre settecento rifugiati. Tutti giovani provenienti da paesi funestati dalla guerra civile come la Somalia, il Sud Sudan, l'Etiopia, il Congo.

«Vogliamo dire al mondo che noi rifugiati non siamo solo persone disperate che scappano a piedi dalla guerra: abbiamo talento, e finalmente abbiamo un'occasione per dimostrarlo», dice Fardose Duad, una ragazza sudanese di 16 anni. Arrivata nel campo di Kakuma in tenera età, come le sue compagne di concorso Fardose sembra decisa non solo a spiccare il volo ma anche a scacciare i pregiudizi maschilisti così diffusi in Africa. Al Kakuma got talent 2018, infatti, con il suo gruppo di sole donne le Capable girls le ragazze capaci - si è classificata terza aggiudicandosi un premio in denaro di 100 dollari. «Anche qui scontiamo il pregiudizio maschile che vuole gli uomini più bravi persino nella danza. Per questo abbiamo fondato un gruppo di sole ragazze, per dimostrare che le donne, quando hanno la possibilità, non sono solo migliori degli uomini: sono le migliori e basta», dice la ragazza, che non dimentica come un'altra rifugiata di Kakuma, la modella Halima Aden, partendo dal campo kenyota, sia riuscita ad arrivare a calcare le passerelle di tutto il mondo e ad aggiudicarsi la copertina di Vogue UK.

«Quando il talent è iniziato, nel 2014, sembrava quasi impossibile poter organizzare un concorso del genere in un posto come Kakuma, una località funestata da siccità e caldo torrido dove, a fronte di una capienza di 120.000 posti, ospitiamo circa 200.000 rifugiati di diciannove nazionalità diverse», dice l'organizzatore Collins Onyango. «E invece il concorso ci prova che persino in un posto dimenticato e polveroso può nascondersi il vero talento».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Dicembre 2018, 08:46
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