Compiti per le vacanze di Pasqua, il consiglio del pediatra: «Bambini non fateli, sono controproducenti: meglio uscire e fare amicizia»

Secondo l'esperto, fare i compiti durante le vacanze è diseducativo e non aiuta nelle relazioni sociali

Compiti per le vacanze di Pasqua, il consiglio del pediatra: «Bambini non fateli, sono controproducenti: meglio uscire e fare amicizia»

di Serena De Santis

Sono iniziate le vacanze di Pasqua per migliaia di studenti in Italia. A differenza di quelle natalizie ed estive, le "ferie pasquali" durano poco meno di una settima e gli alunni torneranno tra i banchi di scuola il prossimo mercoledì, 3 aprile. Durante questi giorni, però, non tutti i giovani riescono a godersi le vacanze, perché molto spesso sono impegnati a svolgere i compiti che i loro insegnanti gli assegnano. Ma, questo metodo, secondo alcuni esperti è "diseducativo" e "controproducente".

Le parole del pediatra

Sono diversi gli esperti che hanno spiegato come i compiti influenzino lo stress e l'ansia dei giovani studenti, che invece nei periodi di pausa dovrebbero soltanto dedicarsi alla socializzazione.

Il pediatra Italo Farnetani ha dichiarato che «non avere l'assillo dello svolgimento dei compiti aiuta anche a incontrare di più le persone.

Ricordiamo quanto è stato dannoso il Covid nell'aver "congelato" i rapporti e le relazioni sociali. Il periodo pasquale, invece, facilita le uscite e quindi gli incontri: meglio approfittarne». Uscire di più, inoltre «permette di fare più passeggiate e così si combatte la sedentarietà e l'isolamento in generale».

Infine, sul piano strettamente scolastico, Farnetani ha concluso: «La caratteristica di questi pochi giorni di vacanza è quella di essere costellati di pranzi, visite ai parenti, uscite o addirittura viaggi. In questo clima i compiti vengono eseguiti in modo distratto e svogliato. Questo è un elemento diseducativo e perciò anche controproducente».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Marzo 2024, 15:59
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