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Lo studio
Lo studio è stato coordinato dalla Neonatologia universitaria dell'ospedale Sant'Anna della Città della Salute di Torino, diretta dal professor Enrico Bertino, e dal Laboratorio universitario di Virologia Molecolare del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, diretto dal professor David Lembo. Vi hanno partecipato, oltre alla Neonatologia ospedaliera del Sant'Anna diretta dal dottor Daniele Farina, le Neonatologie degli ospedali Mauriziano e Maria Vittoria di Torino e quelle degli ospedali di Alessandria, Aosta e del San Martino di Genova. Le analisi molecolari sui campioni di latte sono state invece condotte nei Laboratori ospedalieri di Microbiologia della Città della Salute e dell'ospedale San Luigi Gonzaga, diretti rispettivamente dalla professoressa Rossana Cavallo e dalla dottoressa Giuseppina Viberti, adiuvata in questo studio dal dottor Giuseppe De Renzi.
«Questi risultati sono rassicuranti per le mamme e per gli operatori sanitari che si occupano della salute della madre e del bambino - spiega il professor Bertino -.
La ricerca supporta anche le recenti raccomandazioni dell'OMS che, nonostante le limitate informazioni finora disponibili, in considerazione di tutti i benefici, anche immunologici, dell'allattamento materno, lo ha recentemente raccomandato anche per le mamme positive». «Da diversi anni stiamo studiando le proprietà antivirali del latte materno ed abbiamo identificato nuovi componenti attivi che potrebbero proteggere il lattante dalle infezioni virali - aggiunge il professor Lembo -. Anche per questo motivo, salvo poche eccezioni, l'allattamento al seno è una risorsa importante per la salute del neonato».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Settembre 2020, 13:06
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