Olimpiadi, gli altri sindaci alla Raggi:
“Dire di no crea solo danni”

Olimpiadi, gli altri sindaci alla Raggi: “Dire di no crea solo danni”
L'appello degli sportivi, le quote dei bookmakers e adesso anche i Comuni d'Italia schierati contro la possibile bocciatura delle Olimpiadi. 

Non si ferma il pressing su Virginia Raggi per la candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Dopo il no ribadito più volte dal direttorio del M5S e da Beppe Grillo, il sindaco potrebbe incontrare il presidente del Coni Giovanni Malagò per un faccia a faccia già questa settimana. E poi esprimere ufficialmente (entro il 7 ottobre, termine di scadenza per l'invio al Cio di un nuovo dossier) la sua posizione. Tutto farebbe propendere per la rinuncia, ma l'Italia intera si schiera pro Giochi. 

A partire dalla Città metropolitana di Roma. Il sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia, ha inviato una lettera a Raggi per proporre una conferenza con tutti i 121 sindaci del territorio: «Le Olimpiadi non riguardano solo il centro urbano di Roma ma tanti territori limitrofi che dall'evento potrebbero avere delle ricadute irripetibili - dice - E' doveroso che tutti i sindaci dei 121 comuni della Città metropolitana siano coinvolti. È un principio democratico inconfutabile». 



Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, selezionata per le regate di vela, aggiunge: «Le Olimpiadi per Cagliari e per tutta la Sardegna sono di vitale importanza. Non c'è solo Roma. C'è lo sport italiano, i suoi giovani atleti». «Non c'è alcuna possibilità che Milano si possa sostituire a Roma- sottolinea Giuseppe Sala - Ma sbagliano a buttare via un'occasione del genere».
 


Dal sud arrivano offerte di nuove candidature: «Se Roma no a Olimpiadi 2024, Napoli e Sud si candidano. Per lo sport, il Mediterraneo, per fratellanza e pace. E con mani pulite. Vi sorprenderemo», annuncia il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
 

 


E anche Emiliano, primo cittadino di Bari, spinge per il 2028.
A cui fa eco il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta: «La Regione sarebbe felice di ospitare le Olimpiadi. Equivarrebbe a innescare un ulteriore processo di crescita e sviluppo». E anche il premier Matteo Renzi, proprio sabato scorso è tornato sulla questione: «Dire no a una grande occasione di sviluppo e posti di lavoro per l'Italia è un errore. Farlo addirittura per ricompattare le varie anime del proprio partito è anche un gesto triste e cinico». 



Intanto i bookmaker internazionali tengono accesa la speranza e lasciano invariata la quota sul ritorno delle Olimpiadi a Roma: la capitale è ancora piazzata a 4,00, assieme a Los Angeles, subito dietro la favorita Parigi che resta a 1,90. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Settembre 2016, 09:38
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