Un pitbull ha sbranato e ucciso un bambino mentre era in braccio alla nonna. «Ennesima vittima di quella che ormai sembra essere la moda del momento: comprare o adottare un cane molosso o molossoide senza avere le necessarie competenze per gestire questi tipi di cane». È quanto osserva l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), dopo che ieri nel Vercellese un bambino di cinque mesi è morto dopo essere stato attaccato da un pitbull.
L'Oipa «torna a chiedere al legislatore nazionale - scrive l'associazione in una nota - di regolamentare con urgenza la detenzione di determinate razze o simil-razze. Allo stesso tempo, osserva che chi cede o vende incautamente 'cani da presa' è moralmente responsabile di questi gravi fatti. Molto spesso, questi animali provengono da cucciolate casalinghe, quando non da traffici illeciti», citando casi di recenti attacchi da parte di pitbull, amstaff e american bully.
L'Oipa sottolinea che «certi cani troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia, ma occorrerebbe una norma nazionale per imporre a tutti i Comuni di regolamentare il tema».
Oipa: serve lista cani pericolosi
L'Oipa chiarisce come «anzitutto non esista un elenco di cani ritenuti pericolosi.
«Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici - spiega l'avvocata Claudia Taccani, responsabile dell'ufficio legale dell'Oipa -. In caso morsicatura o zuffa tra cani infatti il cane e il suo proprietario vengono segnalati al servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Maggio 2024, 10:21
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