Non solo italiano e matematica, a scuola arriva l'ora della felicità: così gli studenti imparano anche a essere sereni

L'idea proviene dal Nord Europa, in Danimarca, dove i principi della filosofia positiva hanno lasciato un chiaro segno

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di Redazione web

Esiste un tempo per essere felici? Una domanda troppo pretestuosa. La risposta, però, potrebbero averla gli studenti che prendono parte a «l'ora della felicità». In quei sessanta minuti i piccoli possono vivere attimi di spensieratezza e relax. Si tratta di una lezione a tutti gli effetti, inserita nel piano didattico. Le lezioni iniziano il lunedì o comunque quando lo ritiene più opportuno il collegio docenti. Ma in quel lasso di tempo non si studia italiano, arte, matematica o altro, ma si pensa al benessere degli alunni. In che modo? Attraverso esercizi per il rilassamento e il controllo dell'aggressività. Bandito il linguaggio ostile: al suo posto, invece, c'è una scatola in cui gli studenti possono inserire bigliettini con pensieri felici. 

Da dove nasce l'idea

L'idea proviene dal Nord Europa, in Danimarca, dove i principi della filosofia positiva hanno lasciato un chiaro segno. Come riporta La Repubblica, il professor Mariano Laudisi, docente di lettere all’Istituto comprensivo Virgilio-Salandra di Troia, in provincia di Foggia, nel 2019-2020 ha lanciato in tutta Italia il suo progetto «Le scuole della felicità» L'obiettivo è far sì che gli alunni si amino tra di loro e combattere i disturbi legati alla psiche, all’apprendimento, alla depressione, all’uso di sostanze, al bullismo e all’emarginazione tra i giovani. Da sottolineare che l'iniziativa è stata già intrapresa da diverse scuole come l’istituto comprensivo Giovanni Paolo II di Policoro, provincia di Matera, Basilicata.

Le attività 

Le emozioni degli studenti sono protagoniste attraverso le attività teatrali, gli alunni, poi, scrivono anche un «diario della gratitudine». E il corpo come viene stimolato alla felicità? Attraverso lezioni di yoga. La «zona di relax», inevece, è letteralmente costruita con cuscini e libri della biblioteca. Per i momenti di fame c'è il «menù della felicità», dove ogni alunno prepara il pranzo ideale di ogni bambino. insomma, il benessere prima di tutto. Maria Carmela Stigliano, preside dell'istituto in provincia di Matera racconta che «l'introduzione di questa ora contribuirà in modo significativo a creare un ambiente scolastico più inclusivo, favorendo il successo accademico e il benessere complessivo degli studenti». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Marzo 2024, 20:29
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