Cinque ciclisti sono stati travolti da un'auto a Carcare (Savona) mentre partecipavano alla gara del «terza Granfondo delle Alpi Liguri». Due di loro hanno riportato gravi ferite ma non sono in pericolo di vita. Ancora da chiarire le dinamiche dell'incidente. Dalle prime informazioni, sembrerebbe che l'uomo ventenne alla guida dell'auto, una Fiat Panda, sia uscito da un garage di via Barrili, a pochi metri dall'arrivo, e si sia immesso sulla strada. Nonostante sia stato avvertito dalle auto tecniche presenti e dagli altoparlanti in prossimità del traguardo, forse preso dall'agitazione, ha deciso di spostarsi sull'altra corsia ma facendo manovra ha travolto il gruppo di ciclisti che stava arrivando in volata. Ad avere la peggio sono stati due corridori trasportati entrambi in codice rosso all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Ciclisti travolti, due in codice rosso
Per uno di essi, a causa di una grave frattura alla gamba, si è richiesto l'intervento dell'elisoccorso Grifo, l'altro invece è stato trasferito in ambulanza con una trauma toracico. La Croce Bianca di Altare, intervenuta insieme alla Croce Bianca di Carcare e all'automedica del 118, ha prestato i soccorsi anche ad un terzo ciclista che, a causa della caduta, ha riscontrato varie contusione ed è stato trasportato in codice giallo all'ospedale San Paolo di Savona. Alla gara hanno preso parte più di 300 ciclisti. Il percorso si snodava in diversi comuni della Valbormida: oltre Carcare, anche Altare, Mallare, Bormida, Rialto, Magliolo, Calizzano, Murialdo, Millesimo, Osiglia, Plodio e Pallare.
La polemica
«Questa mattina abbiamo ricevuto il via libera da parte delle forze dell'ordine per quanto riguarda i protocolli, che sono stati prontamente attivati.
Diversa, però, la sua versione dei fatti. Secondo quanto riportato dal padre, «il figlio non ha violato nessun divieto, in quanto non c'era nessun cartello o fettuccia che segnalasse la gara e l'impossibilità di uscire dall'accesso carraio per immettersi sulla strada principale». Inoltre, spiega il padre del giovane conducente, «le manovre che sono state effettuate sono state tutte intimate dal personale della gara presente sul posto». «Ci sono i testimoni», evidenzia, raccontando poi che qualcuno, dopo l'incidente, l'ha schiaffeggiato. A chiarire la vicenda ci penseranno le indagini dei carabinieri che, oltre all'azione del guidatore, valuteranno anche i dispositivi di sicurezza stradale e il rispetto dei protocolli da parte dell'organizzazione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Settembre 2021, 18:55
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