Baby Touché di nuovo nei guai. Il noto trapper della provincia di Padova è stato oggetto di una perquisizione da parte di una squadra della Polizia di Stato che era alla ricerca di armi e esplosivi nella casa del giovane artista in seguito alla pubblicazione di un videoclip controverso.
Il video
Il video in questione, diventato virale sui social network, mostrava il trapper e alcuni membri della sua gang maneggiare quello che sembrava un arsenale di armi da fuoco, sotto lo sguardo attento di migliaia di follower. «Pdgang-Questa è Padova», si leggeva sulla maglia dell'artista, un messaggio di appartenenza che non lasciava spazio a interpretazioni. Il momento più violento del video era segnato dal lancio di una bottiglia incendiaria, che terminava con le fiamme a divorare la sigla della provincia padovana.
Il video in questione è stato pubblicato in un momento particolarmente delicato per il trapper, appena pochi giorni dopo la ricezione di un foglio di via obbligatorio da Padova, che gli imponeva di allontanarsi dalla città per tre anni. «Studio come farvi fuori, non sto scherzando… disciplina alla Putin… i miei shotter [tiratori] sono cupi… sbirri che abusano bimbi», erano le parole che accompagnavano le immagini, frasi che non hanno fatto altro che intensificare l'attenzione delle autorità su di lui e sul suo gruppo.
La perquisizione
Durante la perquisizione, gli agenti hanno messo le mani su un machete con lama affilata di 54 cm, lo stesso brandito con orgoglio nel videoclip.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2024, 08:20
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