Napoli, l'acquario più antico del mondo compie 150 anni. E si può visitare gratis

Architettura dell'epoca, finestre con colonne che separano le singole vasche, biologi marini che raccontano i segreti e la vita dei fondali. Una struttura meravigliosa restaurata con le più moderne tecnologie

Napoli, l'acquario più antico del mondo compie 150 anni. E si può visitare gratis

di Mario Fabbroni

Quando Anton Dohrn, tra i massimi darwinisti tedeschi e fondatore oltre che primo direttore della Stazione zoologica che prende il suo nome, decise di costruirla proprio sul mare del Golfo di Napoli, forse non credeva di dar vita a qualcosa di unico.

Piano inferiore con l'Aquarium dotato di vasche piene di pesci e creature marine da mettere in mostra per il pubblico pagante. Piano superiore con tutti i migliori scienziati del mondo che, senza steccati linguistici e culturali, avrebbero lavorato gomito a gomito per insegnare all'umanità la ricchezza della biodiversità marina. Com'è facilmente immaginabile, nel 1874 non si chiamava proprio così l'osservazione scientifica di fauna e flora vivente sotto le onde: anzi, Dohrn fece realizzare l'Aquarium con l'idea di "fare un po' di soldi" e finanziare la ricerca scientifica che già allora non era prettamente il primo pensiero della politica. 

Eppure quell'acquario, anzi l'Aquarium di Napoli, è primatista mondiale: l'architettura dell'epoca, le finestre con colonne che aprono lo scenario delle singole vasche, la gestione rigorosamente scientifica che punta alla divulgazione dei segreti del mare e del rispetto della natura concedono il giusto spazio alla "spettacolarizzazione" che invece costituisce l'aspetto fondante degli acquari moderni. 

Questa meraviglia ha 150 anni. E ha aperto le sue porte a tutti per la festa di compleanno, organizzando visite gratuite durante l'intero weekend del 27 e del 28 gennaio. Ingressi per 80 persone all'ora, con i biologi marini della Stazione Dohrn desiderosi di illustrare il tesoro di conoscenza custodito nei fondali (prenotazioni sul sito www.fondazionedohrn.it oppure su www.okticket.it )

«Realizziamo così anche lo spirito della Terza Missione -  dice Silvestro Greco, vicepresidente della Stazione Zoologica che conta oltre 300 ricercatori in attività e 10 sedi in tutta Italia -.

Ovvero quello di restituire alla popolazione la passione che ci muove ma anche l'idea che il mare è una straordinaria risorsa che il Belpaese deve sfruttare al meglio». 

Anche perché c'è da far conoscere uno dei tanti "miracoli italiani" passati quasi sotto silenzio. «L'Aquarium con la sovrastante Stazione zoologica erano a rischio crollo - svelano Roberto Danovaro (già Presidente della SZN), Ferdinando Boero (Presidente della Fondazione Dohrn) e l'ex direttore Vincenzo Saggiomo -. Ma l'abbiamo completamente ristrutturato dotandolo delle tecnologie più moderne. Non solo. In appena 4 anni abbiamo fatto rinascere un rudere praticamente confinante nella Villa Comunale di Napoli, dove ora sorge il Museo dell'Evoluzione "Darwin-Dohrn". E stiamo per dar vita anche alla prima Biblioteca del Mare, mentre è già una realtà il Festival del Cinema Pianeta Mare". 

Tra i presenti alla presentazione delle iniziative celebrative dell'anniversario Vito Augelli (Generale di Corpo Guardia di Finanza), Salvatore Vitiello (Ammiraglio di Squadra della Marina Militare), Riccardo Villari (Presidente Fondazione Idis Città della Scienza), Alessandra Prampolini (direttrice generale Wwf Italia), Rosalba Giugni (Presidente Marevivo), Giorgio Budillon (Prorettore alla ricerca Università Parthenope), Roberto Di Lauro (già presidente della SZN), Roberto Sandulli dell’Università Parthenope, Isabella Buttino (Ispra), Antonio Terlizzi dell’Università di Trieste e attuale direttore di Dipartimento Emi.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Gennaio 2024, 20:34
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