Rapper aggredito per un brano: «Mai vista tanta ferocia, ora voglio giustizia»

Rapper aggredito per un brano: «Mai vista tanta ferocia, ora voglio giustizia»

di Alberto Simone

«Sono stato aggredito per dissing, incredibile. Una ferocia assurda. Ho scritto una canzone contro un altro rapper, è vero, ma se lui fosse stato un vero rapper e ne fosse stato in grado poteva rispondere con un’altra canzone, non con la violenza. Non immaginavo che questo episodio si sarebbe trasformato in tutto questo».

A parlare è Samuele Caldarelli, nome d’arte su Instagram “Chiaro-criminale” che nei giorni scorsi è stato aggredito a Piedimonte San Germano da quattro giovani, tutti suoi coetanei tra i 20 e i 27 anni.

“Chiaro criminale” rompe il silenzio dopo alcuni giorni e lo fa per ringraziare chi gli è stato vicino e chi invece non si è interessato alla sua vicenda, tra questi - a suo dire - il sindaco di Piedimonte Gioacchino Ferdinandi.In un post pubblicato sui social il 25enne spiega: «Ringrazio in primis quei privati che stanno mettendo a disposizione le proprie telecamere per risolvere quanto prima questa vicenda. Un ringraziamento particolare va al Commissariato di Polizia di Cassino che si è interessato da subito alla vicenda e mi ha fatto sentire al sicuro. Non voglio nulla da nessuno. Voglio che sia fatta giustizia per me, per la mia famiglia, gli amici veri e per i futuri figli di questa città».

IL “DISSING”

Riavvolgiamo il nastro: la settimana scorsa il giovane è stato aggredito da quattro giovani che sono stati subito fermati e denunciati. Tra i moventi dell’aggressione, anche quella del dissing. Cosa significa? In gergo si tratta di un beef, ovvero di una faida tra rapper fatta a colpi di dissing, cioè, per citare la Treccani, di brani che hanno l'obiettivo «di prendere in giro, criticare o addirittura insultare una o più persone, di solito appartenenti all'ambiente stesso della musica rap». Il dissing è per l’appunto una strofa, una rima o un intero brano dedicato a insultare e umiliare un altro rapper. Ed è stato a causa di questo che “Chiaro criminale” è finito in ospedale, aggredito da alcuni suoi coetanei di Cassino. Una frase, o probabilmente una rima ritenuta altamente offensiva inserita in un suo brano ha fatto scattare la spedizione punitiva. I quattro giovani si sono recati a Piedimonte San Germano e approfittando del buio e dell’ora tarda hanno accerchiato il ragazzo e lo hanno più volte colpito con un oggetto contundente, per la precisione una chiave inglese, procurandogli varie lesioni.

LE REAZIONI

Perché queste sfide social sfociano non di rado nella violenza? «Questa è alimentata dalla logica del branco, come quelli che, prima dell’avvento dei social, facevano sfide altrettanto pericolose gettando i sassi dal cavalcavia. Tutto ciò - dice il docente di sociologia dell’Unicas Maurizio Esposito - è spiegato dalla cosiddetta sociologia della devianza. Le categorie più frustrate socialmente cercano così la loro autoaffermazione».

A provare a rassicurare la cittadinanza era stato da subito il sindaco Ferdinandi che nell’immediato dell’accaduto aveva spiegato: «In riferimento agli eventi accaduti nei giorni scorsi informiamo che, grazie all’intervento celere dei carabinieri della stazione di Piedimonte e all’importante supporto del sistema di videosorveglianza, è stato possibile identificare immediatamente i responsabili. Questi ultimi, sono stati fermati e consegnati alla giustizia già il mattino seguente con richiesta di emissione del foglio di via obbligatorio».Il 25enne, da pochi giorni rientrato a casa, sui social cita il primo cittadino e dice: «Un ringraziamento ironico va anche al sindaco Ferdinandi che non ha ancora trovato il tempo per venirmi a trovare dopo l'operazione: può stare tranquillo e prendere tutto il tempo che vuole perché la porta di casa mia sarà sempre aperta non solo un mese ogni cinque anni».

Alberto Simone

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Maggio 2024, 06:00
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