Virus dell'aviaria nel latte pastorizzato: scatta l'allarme, ma le autorità minimizzano. Burioni: «Non è una buona notizia»

Le autorità americane stanno indagando sull'epidemia di aviaria negli allevamenti

Virus dell'aviaria nel latte pastorizzato: scatta l'allarme, ma le autorità minimizzano. Burioni: «Non è una buona notizia»

di Redazione web

Frammenti di virus dell'influenza aviaria sono stati rilevati in campioni di latte pastorizzato negli Usa, dove da diverse settimane un ceppo di H5N1 ad alta patogenicità sta contagiando le mucche da latte in diversi stati. Lo comunica la Food and Drug Administration (Fda), che insieme ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e al Dipartimento dell'Agricoltura sta indagando sull'epidemia di aviaria negli allevamenti.

Aviaria nel latte pastorizzato

La notizia rimbalza sui media americani, insieme a una precisazione: «Non ci sono rischi per i consumatori», rassicurano le autorità sanitarie. Il test Pcr, l'analisi che ha permesso di individuare la presenza virale, cerca tracce di materiale genetico, quindi un risultato positivo non significa che il virus trovato sia vivo e infettivo.

«Sulla base delle informazioni disponibili, è probabile che la pastorizzazione inattivi il patogeno, ma non è previsto che elimini la presenza di particelle virali», spiega la Fda. «Ad oggi - puntualizza l'agenzia - non abbiamo osservato nulla che possa cambiare la nostra valutazione secondo cui la fornitura commerciale di latte è sicura».

Burioni: niente allarmi

«Virus dell'influenza aviaria nel latte.

Niente allarmi, ma un segno che il virus aviario si sta muovendo tra le specie, peraltro è il suo mestiere e non ci stupisce. Però attenzione. Non è una notizia positiva. Ne parleremo». Così Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, commenta sui social la scoperta di frammenti di H5N1 ad alta patogenicità in alcuni campioni di latte negli Usa, dove è in corso un'epidemia di aviaria negli allevamenti di diversi stati. Nel comunicare la notizia, la Fda ha rassicurato sul fatto che i consumatori non corrono rischi e che il latte in commercio è da considerarsi sicuro.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 11:59
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