Serena Bortone: «Scurati? Nella vita si paga un prezzo per tutto. Fidanzati no, grazie. Arrivano tutti a casa e si sistemano»

La giornalista con alle spalle «35 anni di carriera» si è raccontata nello studio di Silvia Toffanin

Serena Bortone: «Scurati? Nella vita si paga un prezzo per tutto. Fidanzati no, grazie. Arrivano tutti a casa e si sistemano»

di Cristina Siciliano

Serena Bortone, giornalista e conduttrice Rai, durante durante la puntata del 5 maggio di Verissimo, è stata intervistata da Silvia Toffanin. La giornalista con alle spalle «35 anni di carriera», di impegno, di ideali e valori ha attirato la simpatia di moltissimi, che ne hanno sostenuto le scelte. Qualche settimana fa Serena Bortone ha fatto scalpore: nonostante le polemiche per la cancellazione del monologo di Antonio Scurati all'interno della trasmissione Chesarà, la giornalista quel testo lo ha letto lo stesso in diretta, mandando un messaggio più che chiaro ai vertici aziendali, che senza avvertirla avevano deciso di cancellare l'intervento dello scrittore, con un testo forte e antifascista, alla vigilia delle celebrazioni per il 25 aprile. «Io sono molto tranquilla, non ho particolari ansie - ha sottolineato Serena Bortone a Verissimo -. Tutti cerchiamo di fare la cosa giusta ma l'importante è che non dobbiamo fare la cosa sbagliata».

La risposta agli hater

Serena Bortone ha raccontato a Silvia Toffanin dell'importanza della libertà e di come ha vissuto questo ultimo periodo lavorativo. «Non sarebbe elegante da parte mia fare classifiche perché detesto l'autocompiacimento - ha spiegato Serena Bortone -. Gli attacchi social che ho ricevuto mi fanno tenerezza. Le persone potrebbero leggere un libro oppure andare a fare una passeggiata invece che insultare gli altri. Io sono un personaggio pubblico e so cosa significa ma è la prima volta che accade un episodio del genere nella mia carriera. Io non sono una testa calda. Io sono un'orgogliosa dipendente dell'azienda di servizio pubblico.

Nella vita si paga un prezzo per tutto. Ma l'importante è fare il proprio dovere».


Le donne nel mondo del lavoro

La giornalista ha espresso la sua opinione in merito alla difficoltà che ha avuto nel far emergere la voce femminile nel suo contesto lavorativo. «Siamo state cresciute in un sistema patriarcale, che una volta si definiva maschilista - ha spiegato Serena Bortone -. In una riunione di lavoro, spesso io dicevo una cosa e veniva poco ascoltata ma se lo diceva il collega maschio veniva ascoltato. Però lui diceva "come ha detto Serena". Quindi l'importante è la capacità di sapersi far riconoscere e soprattutto supportarsi a vicenda tra colleghi. Sono stata valorizzata dalla Rai in modo molto ampio e ne sono grata. Io non sono una vittima. Sono in buona fede e onesta. Io cerco di essere utile nella vita delle persone».

Serena Bortone per la prima volta ha parlato in pubblico della malattia di suo padre. «Lui è stato malato per gli ultimi suoi anni della vita - ha spiegato la giornalista -. Benedico quegli anni di malattia di mio padre perché mi hanno consentito di prendermi cura di lui. In quegli anni io ho potuto dimostrare a mio padre tutto il mio amore. Ho avuto la possibilità di dimostrare che sapevo volergli bene».

L'amore e il futuro lavorativo

La giornalista con il sorriso si è lasciata andare anche a qualche piccola informazione sentimentale. «In amore sono single per scelta - ha spiegato Serena Bortone -. Sono una donna davvero impegnativa. Io sono pronta a compromessi. Nella vita sono volutamente single perché i fidanzati arrivano tutti a casa e si sistemano. Ho bisogno di una persona che mi tenga testa, ma non troppo perché poi non posso decidere io».

E sul suo futuro lavorativo la giornalista ha concluso: «Faccio il lavoro che mi piace ed ho la fortuna di fare un lavoro che non mi annoia - ha spiegato Serena -. Spero di continuare a farlo con lo stesso tipo di divertimento, serietà e onestà. Per il futuro? Non lo so. La vita ci sorprenderà.


Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Maggio 2024, 21:31
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