Cellulare vietato a scuola fino alla seconda media: «Educhiamo i nostri figli». L'iniziativa che fa discutere

La filosofia di base è legata all’educazione digitale

Cellulare vietato a scuola fino alla seconda media: «Educhiamo i nostri figli». L'iniziativa che fa discutere

di Tommaso Cometti

Niente smartphone fino alla seconda media: questa l'idea promulgata dal “Patto di comunità per il benessere digitale dei giovani”: una iniziativa che, partendo da Ponte nelle Alpi, si sta espandendo a Belluno e Borgo Valbelluna, con potenziali sviluppi verso Feltre e Pieve di Cadore. La volontà dei membri, come riporta il Corriere delle Alpi, è di consentire ai più piccoli un ingresso graduale e consapevole nel mondo digitale, guidato dagli adulti.

L'iniziativa

Il patto, formato da genitori proattivi nel creare una rete tra le varie agenzie educative, si basa su principi chiari: la proibizione non è la soluzione, ma piuttosto la conoscenza e la capacità di guidare i giovani verso un uso responsabile del digitale. La linea guida proposta è di non fornire uno smartphone ai ragazzi prima della fine della seconda media, pur rispettando l’autonomia di ogni famiglia nelle proprie scelte.

Gli elementi chiave dell'iniziativa includono l’uso dello smartphone in famiglia, la selezione di contenuti adeguati all’età e il controllo del linguaggio nelle chat per prevenire atteggiamenti sessisti o omofobici.

La mozione non si limita alle sole famiglie e scuole, ma mira a coinvolgere associazioni sportive, scuole paritarie e altri luoghi di aggregazione giovanile, riconoscendo il loro ruolo nell’educazione dei giovani.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Novembre 2023, 15:22
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