Gli investigatori del commissariato Garibaldi-Venezia hanno iniziato a sospettare di lui il 7 maggio, quando si sono accorti che i colpi avvenuti negli ultimi mesi avevano caratteristiche simili a 12 rapine avvenute nel 2012 e per le quali Gomez Freitas è stato arrestato.
Beneficiando della condizione di tossicodipendente (non del tutto accertata), ha ottenuto dal tribunale di sorveglianza un permesso che gli consentiva di lavorare in una struttura e tornare a casa a dormire ma in due occasioni i poliziotti non lo hanno trovato al suo posto.
Così hanno chiesto la revoca della misura e il 27 maggio sono tornati a casa sua per prenderlo: anche in questo caso i famigliari hanno detto che non c'era ma i poliziotti hanno scoperto che si nascondeva in un ripostiglio aereo tra vestiti e borsoni. «Abbiamo sequestrato abiti usati durante le rapine - ha spiegato il commissario capo Alessandro Chiesa - C'era un paio di scarpe con un logo fluorescente. Altra caratteristica era che il brasiliano indossava un guanto alla mano sinistra per nascondere un tatuaggio. Ma in un paio di occasioni lo ha dimenticato e le telecamere lo hanno ripreso consentendoci di fare un confronto con le foto pubblicate su Facebook. Agiva con un taglierino oppure un coltello o un bastone». Il 26enne ha ammesso 15 delle 18 rapine perché in tre colpi non ci sono immagini. Alcune farmacie sono state rapinate anche 6 volte.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 16:16
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