Nonostante l'azione dell'autorità giudiziaria, a dicembre scorso R.S. ha contattato due minori, accolti nella stessa comunità diurna nella quale erano accolti i suoi due figli minori, riuscendo con lusinghe e promesse a carpire la fiducia e la complicità della bimba di 11 anni, approfittando della sua condizione di disagio per difficoltà riconducibili a un contesto familiare particolarmente difficile.R.S. è riuscito in brevissimo tempo a indurre la piccola a inviargli le foto che ne ritraevano parti intime e ad avere conversazioni audio e video nel corso delle quali si masturbava.
Alla luce della sua allarmante capacità con la quale era riuscito in poco tempo a convincere la piccola a intrattenere tale relazione, e del fatto che insisteva perché la bambina si recasse a casa sua per compiere atti sessuali, la Procura ha ritenuto necessario un intervento immediato con la disposizione del fermo, convalidato dal gip.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Gennaio 2017, 17:38
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