Valentino il sogno cyber parte da Shanghai. Un progetto multimediale in tre capitoli per raccontare la maison. Piccioli: «Le sfilate? Sono l'unico linguaggio della moda»

Valentino, il sogno cyber parte da Shanghai. Un progetto multimediale in tre capitoli per raccontare la maison. «Le Sfilate? Sono l'unico linguaggio della moda»

Non è una mostra, non è un evento. E' una riscrittura del passato ridandogli un nuovo significato, e  usando i codici del presente. Parola di Pierpaolo Piccioli per Valentino che ieri ha tagliato il nastro a Shanghai virtualmente alla mostra  "Valentino: Re-Signify Part One Shanghai".

Fino  al 17 gennaio è di scena  l'evento-progetto multidisciplinare curato da Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi con un allestimento creato da Kennedy London. «Non la chiamerei mostra - spiega ancora Piccioli  -Piuttosto stanze con momenti-icone Valentino: il rosso, la rosa, i pois, il bianco con tre abiti allungati dell'evento a Cinecittà dell'estate scorsa, le Studs, che con le loro borchie possono essere ricondotte al periodo punk, periodo da me molto amato e sempre presente nelle mie collezioni, ma anche alla borchie dei portoni romani, per una chiave di lettura diversa».

Nel progetto c'è un primo capitolo in cui i temi di Valentino sono stati estratti dall'archivio e dall'oggi per essere innestati in ambiti nuovi, concentrandosi su due codici precisi. Le Studs, ma anche l'universo estetico dell'Atelier, tra botanica e abilità artigianale.

Un terzo codice è quello della Couture, o meglio del significato che Piccioli dà del concetto di Couture: «un modo di essere - rivela - d'immaginare, di sognare. Un linguaggio poetico e romantico, ma anche concretamente visionario».

In era Covid ha senso continuare a sfilare? «La sfilata è l'unico linguaggio della moda, il suo solo mezzo espressivo». Tornando a Shangai: «Questa non è una mostra ma è un'esperienza, un percorso multimediale pensato per scatenare il dubbio e la curiosità e che si pone l'intento di non offrire risposte. Un sistema aperto nel quale il passato e il presente della maison Valentino interagiscono con la storia contemporanea, la ricerca artistica e visuale, dalla video arte al cinema underground, e dalla fotografia alla computer grafica».

Il progetto abbraccia il mondo Valentino: dalle architetture illusorie ai capi della maison dal passato o recenti; le scarpe e accessori delle collezioni Valentino Garavani Rockstud e Atelier; gli abiti fuori scala della Couture of Grace and Light; le opere degli artisti Jacopo Benassi, Cao Fei, Jonas Mekas, Stanley Mouse.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Dicembre 2020, 13:51
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