Scuola, la petizione dei genitori per cambiare il calendario e aiutare le famiglie: «Basta vacanze estive di tre mesi»

L'organizzazione WeWorld e il duo Mammadimerda hanno lanciato lo scorso anno, settembre 2023, una petizione per chiedere alle istituzioni di ascoltare la voce delle famiglie e rimodulare il calendario scolastico italiano

Scuola, la petizione dei genitori per cambiare il calendario e aiutare le famiglie: «Basta vacanze estive di tre mesi»

di Ida Di Grazia

«Il calendario scolastico va cambiato, le scuole devono rimanere aperte per chi non può permettersi lunghissime vacanze». È questa la petizione lanciata su Change.org dall'organizzazione no profit WeWorld e il duo Mammadimerda, in cui si chiede che la scuola cambi i metodi didattici e si adegui al calendario Europeo. Quello italiano, infatti, è il più lungo d'Europa, insieme alla Danimarca con 200 giorni di lezione e con la pausa estiva più lunga insieme a Lettonia e Malta.

La petizione

Francesca Fiore e Sarah Malnerich, autrici del blog Mammedimerda, hanno lanciato il 7 settembre 2023 una petizione su Chanche.org insieme all'organizzazione WeWorld per chiedere di cambiare il calendario scolastico.

Secondo le blogger tre mesi di ferie sono troppe sia per i ragazzi che per le famiglie.

«Tra poco la scuola chiuderà per tre mesi - dicono in un video pubblicato su Instagram - e per un bambino che farà il corso di vela o coding ce ne saranno altri che staranno parcheggiati sul divano. Il calendario scolastico va cambiato, le scuole devono rimanere aperte per chi non può permettersi lunghissime vacanze. Come nel resto d’Europa. Bisogna cambiare i metodi didattici, dare importanza all’emotività dei ragazzi, intervenire sugli edifici scolastici, rimettere la scuola al centro delle priorità e degli investimenti di questo paese. E se nessuno ci pensa dobbiamo chiederlo noi, che di quei ragazzi siamo responsabili anche se non siamo i loro genitori, anche se non abbiamo figli, perché basta guardare i dati per capire che o invertiamo la rotta o questo paese andrà a morire. Arrabbiarsi è il primo passo».

Le motivazioni

Le 14 settimane di pausa estiva, ricordano nella petizione, che è arrivata a raggiungere quasi le 35mila firme, nascevano per permettere ai bambini e alle bambine di aiutare i genitori a raccogliere il grano nei campi. Una misura di conciliazione che però non si è evoluta al passo delle esigenze delle famiglie.

«Gli eccessivi carichi di lavoro concentrati nello stesso periodo di tempo, comportano effetti negativi non solo sul rendimento scolastico, ma anche sul benessere psicofisico - si legge - Oggi intervenire sulla scuola, a partire da una rimodulazione del calendario scolastico perché diventi più attuale e sostenibile, non è più rimandabile perché il peso di questo squilibrio va soprattutto a discapito di bambine e bambini vulnerabili e delle loro famiglie». 

Le richieste

Due le richieste principali: scuole aperte anche a giugno e luglio con attività extra scolastiche, e conseguente rimodulazione delle pause durante l’anno. Introduzione obbligatoria e generalizzata del tempo pieno dai 3 ai 14 anni in tutte le scuole per offrire agli studenti e alle studentesse la possibilità di scegliere ovunque tra tempo pieno e parziale. 

In questo modo si garantrebbero maggiori opportunità: in Italia, quasi la metà delle famiglie con più di un figlio non può permettersi le vacanze estive, che non solo rappresentano un’occasione di svago, ma anche un’esperienza educativa a tutto tondo. Non lasciare indietro nessuno. Scongiurare la perdita di competenze e costruire nuovi luoghi educativi


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2024, 21:06
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