Ddl semplificazioni, cosa cambia: dall'edilizia alla scuola, dalle ceneri ai vaccini. Il nodo degli esami in farmacia

Il provvedimento rientra nel più ampio piano di semplificazioni che ha l'obiettivo di introdurre 200 semplificazioni entro il 2024 e 600 nel complesso entro il 2026

Ddl semplificazioni, cosa cambia: dall'edilizia alla scuola, dalle ceneri ai vaccini. Il nodo degli esami in farmacia

di Redazione web

Vaccini e esami del sangue in farmacia, stop ai diplomifici, dimezzamento degli anni per dichiarare la morte presunta e possibilità di intervenire più semplicemente sugli immobili vincolati: sono alcune delle semplificazioni contenute nel disegno di legge che dovrebbe essere presentato lunedì in Consiglio dei ministri dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Il provvedimento rientra nel più ampio piano di semplificazioni che ha l'obiettivo di introdurre 200 semplificazioni entro il 2024 e 600 nel complesso entro il 2026.

Le novità del ddl semplificazioni

FARMACIE POLIFUNZIONALI: nelle farmacie potranno essere somministrati tutti i vaccini (non più solo quello contro il Covid) ai maggiori di 12 anni, sarà ampliato il numero delle analisi che potrà essere fatto con prelievo di sangue capillare (controllo di glicemia, colesterolo, trigliceridi, ecc.) e si potrà scegliere il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta tra quelli convenzionati con il Servizio sanitario nazionale. Oltre alla croce verde identificativa della farmacia, ci potrà essere un'insegna riportante la denominazione Farmacia dei servizi. In farmacia sarà anche possibile la consegna di dispositivi medici per il trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare.

CINQUE ANNI PER DICHIARAZIONE MORTE PRESUNTA: si dimezzano i tempi per la dichiarazione di assenza e per quella di morte presunta. I presunti successori legittimi e chiunque ragionevolmente creda di avere sui beni dello scomparso diritti dipendenti dalla morte di lui possono domandare al tribunale competente che ne sia dichiarata l'assenza decorso un anno dall'ultima notizia (al momento sono due anni) . Per la dichiarazione di morte presunta basteranno cinque anni invece di dieci.

IMMOBILI VINCOLATI: si semplifica il percorso per intervenire sugli immobili vincolati (quelli di interesse rilevante per motivi storici, artistici, archeologici o culturali). Nel testo unico sull'edilizia si aggiunge che "nei casi in cui sussistano vincoli relativi all'assetto idrogeologico, ambientali, paesaggistici o culturali, qualora sia stata preventivamente acquisita specifica autorizzazione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato relativamente al medesimo intervento da parte dell'autorità preposta alla cura di tali interessi" si potrà a questo punto attendere il silenzio-assenso.

STOP DIPLOMIFICI, LIMITE A DUE PER RECUPERO ANNI: PERSI A SCUOLA. Il provvedimento stabilisce che lo studente "può sostenere nello stesso anno scolastico, presso una scuola del sistema nazionale di istruzione, gli esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l'ammissione per effetto di scrutinio finale". Non sarà quindi più possibile prepararsi per un esame che comprenda tre anni di scuola. Nel ddl si introduce anche una norma contro la creazione di classi solo per l'ultimo anno prima del diploma per facilitare la maturità. Non può essere autorizzata - si legge - l'attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria". Tra le semplificazioni per quanto riguarda l'istruzione c'è anche la precedenza per la conferma dei contratti a termine per i docenti di sostegno che lavorano con gli alunni disabili.

CENERI? ON LINE: "Le autorizzazioni all'affido o dispersione delle ceneri - recita il Ddl - sono rilasciate, per via telematica, dall'Ufficiale dello stato civile del Comune del decesso sulla base dell'avviso di morte, scheda Istat, certificato necroscopico, e ogni ulteriore dato e informazione in possesso, trasmessi anche telematicamente dalla Direzione sanitaria competente, dal medico curante e dal medico necroscopo o dalla impresa funebre su incarico degli aventi titolo".

Il nodo degli esami in farmacia

Ancora prima che la bozza del ddl semplificazioni superi il varo in Consiglio dei Ministri (previsto lunedi'), le novità attese per le farmacie con il rafforzamento dell'offerta dei test diagnostici, fanno alzare gli scudi da parte dei microbiologi che chiedono lo stralcio della norma.

Si tratta di alcuni esami diagnostici in telemedicina e l'allargamento dell'utilizzo di alcune analisi con prelievo di sangue capillare (controllo di glicemia, colesterolo, trigliceridi, ecc.) che comunque in alcune regioni sono gia' a carico del servizio sanitario nazionale come in Liguria.

La novità fra le molte contenute nel ddl, contribuisce a rafforzare le farmacie nel loro ruolo di centro di servizi sanitari sul territorio, con funzioni sempre più ampie. Fra queste quella di luogo dove potersi sottoporre a tutte le vaccinazioni previste dal piano sanitario vaccinale per gli over 12 e punto per prenotare visite ed esami ma anche per scegliere il medico e il pediatra di base. "Siamo allarmati che con il ddl semplificazione venga data la possibilità alle Farmacie di eseguire esami diagnostici. Il cittadino in Farmacia non troverà uno specialista nelle discipline di Medicina di Laboratorio che per legge è l'unico a poter svolgere queste indagini dato il suo percorso accademico e curriculare" ha detto il presidente Amcli (l'associazione che rappresenta i microbiologi italiani) Pierangelo Clerici.

"Non è possibile che si conceda la diagnostica di Laboratorio a chi non ha competenze - spiega - chiediamo a gran voce di fermare questo provvedimento nella parte riguardante le analisi di laboratorio". E si chiede anche di costituire una Commissione Tecnico Scientifica con tutti gli attori di questo percorso "per definire regole, obblighi e responsabilità delle Farmacie che vogliono eseguire test diagnostici, regole, obblighi e responsabilità che già oggi esistono per i Laboratori clinici (accreditamento e autorizzazione a svolgere indagini di Laboratorio) e che non possono essere tralasciate se non con il rischio di gravi ripercussioni per la salute del cittadino. Non può valere la regola 'todos amigos todos caballeros', ognuno faccia il proprio e non si improvvisino professionalità per mero interesse di parte".

L'articolo 23 della bozza cita che i farmacisti potranno effettuare test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale (come è già avvenuto durante il Covid), salivare o orofaringeo, da effettuare in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Il farmacista può effettuare anche "test diagnostici per il contrasto all'antibiotico-resistenza, a supporto del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta ai fini dell'appropriatezza prescrittiva".


Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Marzo 2024, 20:17
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