Giù le mani dal presepe nelle scuole: è in sostanza quanto chiede una proposta di legge depositata al Senato, prima firmataria Lavinia Mennunni di FdI. Il provvedimento stabilisce che è vietato «impedire iniziative promosse da genitori, studenti o da competenti organi scolastici per proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana» come il «presepe, recite e altre manifestazioni». Obiettivo: «Ricordarne il profondo significato di umanità e il rapporto che le lega all'identità nazionale italiana». Per i trasgressori scatterà «un procedimento disciplinare secondo le norme».
Ma la proposta non incontra il favore dei presidi. «Bisogna certamente tener presente la tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo. Ci sarà comunque modo, nel dibattito parlamentare, di valutare bene il da fare», afferma Antonello Giannelli, presidente nazionale dell'Associazione presidi (Anp).
«Una provocazione», «una bufala», «una imposizione anacronistica» o, quantomeno, una «iniziativa fuori luogo» sono alcune delle definizioni utilizzate dai dirigenti di scuole multietniche sparse nello Stivale a proposito dell'iniziativa della senatrice FdI.
A spezzare una lancia a favore dell'iniziativa parlamentare è la Cisl Scuola. «Noi siamo l'Italia e il presepe è la rappresentazione per la quale a Natale siamo a casa; del resto non esiste la “Festa dell'inverno”. Non ne farei una battaglia di religione, sono le fondamenta della nostra cultura sulle quali la scuola non può soprassedere», dice la numero uno del sindacato, Ivana Barbacci.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Dicembre 2023, 14:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA