Costa Rica, Pinto vuole fare la storia:
"Nostro il vantaggio per il clima"
di Alessandro Angeloni
Sorpresa addio
Pinto ormai è uscito di diritto dal limbo delle squadre sconosciute. Il successo con l'Uruguay ha reso "famosa" la Costa Rica. Gente come Campbell, Rodriguez, Navas e Ureta sono passati dall'igno[/FORZA-RIENTR]to a stelline in divenire e poco gli importa se Balotelli, pochi minuti prima, aveva detto di conoscerli poco. «Speriamo di poterci far conoscere ancora di più nelle prossime partite», risponde il ct e con lui Giancarlo Rodriguez, presente al suo fianco ma meno logorroico del ct, che può fare la voce grossa. «La vittoria con l’Uruguay ci ha dato fiducia, ora i miei non sono più agitati come all'inizio, ma vivono serenamente questo secondo appuntamento del Mondiale. Con una grandissima motivazione. Non siamo più una sorpresa per nessuno, questo ormai lo sappiamo. Ma non possiamo distogliere l'attenzione da quello che è il nostro lavoro. Vogliamo solo fare ciò che abbiamo provato e migliorare». E da vecchio marpione, non si ferma alle prime prove, perché non si vince con una sola tattica. «Se l'Italia sarà brava a fermarci, tireremo fuori il piano B». Un pezzo di piano A è semplice: bloccare Pirlo. «Il calciatore più celebrale che ha l'Italia. Uno capace di farti male con un tiro o con un passaggio. Bravissimo. Stiamo vedendo filmati relativi a lui e che risalgono al 2006, questo per far capire l'importanza che ha per l'Italia. Ma è ovvio, non basterà fermare lui. Ci sono altri due giocatori molto importanti, uno è Candreeva e l'altro è De Rossi. E non dimentico Balotelli. Speriamo di confermare la partita con l’Uruguay. Anche se davanti avremo un avversario che giocherà diversamente. E che ci spaventa. Ma noi possiamo fare bene».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Giugno 2014, 12:28