Migranti, minori scomparsi dai centri d'accoglienza: Italia al primo posto in Europa, sono 23mila negli ultimi tre anni

I numeri di Lost in Europe

Migranti, minori scomparsi dai centri d'accoglienza: Italia al primo posto in Europa, sono 23mila negli ultimi tre anni

di Giovanni Sofia
Oltre cinquantunomila minori scomparsi dai centri d’accoglienza europei negli ultimi tre anni. La metà dei quali in Italia, al primo posto di questa drammatica classifica, dove sono stati circa venti al giorno i ragazzi e le ragazze volatilizzatisi nel nulla. Cifre in allarmante aumento rispetto al triennio precedente, quando i minori stranieri non accompagnati e scomparsi erano stati un terzo, diciottomila in totale. I numeri choc sono stati diffusi dal gruppo di reporter Lost in Europe (lostineurope.org) e includono il periodo compreso tra il 2021 e il 2023. Riguardano in tutto trentuno Stati: ai ventisette Paesi dell’Unione europea vanno aggiunti Moldavia, Regno Unito, Svizzera e Norvegia. Anche se solo venti hanno risposto alle domande dei giornalisti e tredici fornito loro i dati. Assordanti i silenzi di Spagna, Regno Unito, Francia, Grecia. Nello specifico, le sparizioni ammontano a 51.439: solo da noi sono 22.899, 10.100 nel 2023. Al secondo posto l’Austria, ferma a quota ventimila. Più giù il Belgio (2.241). Chi scompare arriva soprattutto da Afghanistan, Siria, Tunisia, Egitto e Marocco e nella maggior parte dei casi finisce tra le grinfie della malavita. Altra faccia, prevedibile, di una medaglia della disperazione. «In un centro per ragazze minorenni ci hanno raccontato di come ogni notte sparissero una o due giovani e del fatto che spesso ci fossero macchine appostate all'esterno con persone che offrivano lavoro alle ragazze», racconta Carla Garlatti, garante nazionale dell'Infanzia. Un esempio, se ne potrebbero fare altri. Una conseguenza quasi fisiologica di un sistema migratorio «rotto», come lo definisce Ylva Johansson, commissaria europea per gli Affari Interni, ma che con nuovo patto europeo «stiamo risanando», dice. La via si percorre «rafforzando la protezione dei bambini, in particolare dei minori non accompagnati, ma anche la registrazione». Un primo passo, anche perché le responsabilità secondo Francesca Toscano di Save the Children Europe restano tante e condivise: «I governi nazionali e l'Ue hanno costantemente ristretto la possibilità dei minori di chiedere asilo, escludendoli dall'accesso a politiche sociali e supporto, spesso per scoraggiare altri a venire in Europa».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Maggio 2024, 06:40
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