Filippo Mosca detenuto in Romania, altro caso dopo Ilaria Salis. La mamma: «Condizioni inumane, è disperato»

Mosca, originario di Caltanissetta, lo scorso aprile aveva deciso con alcuni amici di andare al festival di musica Mamaia, che si svolge ogni anno a inizio maggio nel teatro estivo di Costanza

Filippo Mosca detenuto in Romania, altro caso dopo Ilaria Salis. La mamma: «Condizioni inumane, è disperato»

di Redazione web

Non solo Ilaria Salis. Il caso della 39enne detenuta in Ungheria, apre il tema degli italiani che si trovano in carcere all'estero. Tra questi, Filippo Mosca. Il 29enne è da quasi nove mesi nel carcere di Porta Alba di Costanza in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. 

Chi è Filippo Mosca

Mosca, originario di Caltanissetta, lo scorso aprile aveva deciso con alcuni amici di andare al festival di musica Mamaia, che si svolge ogni anno a inizio maggio nel teatro estivo di Costanza. Una vacanza che si è trasformata in un incubo, tuttora in atto, sia per Filippo che per sua madre, Ornella Matraxia, 55 anni, che vive a Londra, con le altre sue due figlie Claudia e Arianna, dove insegna italiano a bambini figli di italiani. 

L'appello della mamma

«Mio figlio vive - dice Ornella raggiunta al telefono - vive in una cella di circa 30 mq con altri 24 detenuti, che hanno a disposizione un buco sul pavimento come bagno. Non bagno alla turca, ma buco, usato da tutti, sempre intasato e che non viene mai pulito. Le condizioni igienico-sanitarie sono a dir poco disastrose».

«Ma le condizioni dei reclusi sono inumane - sottolinea Ornella - Porta Alba è una struttura fatiscente, fa molto freddo e non ho potuto portare nemmeno una coperta, perché serve una autorizzazione che a Filippo è stata negata.

Mancano alimenti, igiene, assistenza sanitaria. È possibile fare la doccia una volta a settimana, quando c'è l'acqua che è solo fredda. E quando Filippo si lamenta la guardia gli dice: 'Welcome in Romania'. Non c'è traccia di rispetto della dignità umana».

La madre è molto preoccupata: «Sento Filippo ogni giorno ed è uno strazio, non posso essere lì a proteggerlo, è disperato, sono in ansia. Lui è lì dentro e io sono dentro con lui, è indescrivibile. Mi auguro che qualcuno ci aiuti. Non chiedo che mio figlio venga liberato, ma che gli vengano garantiti un processo equo e condizioni civili». Ad aprile il processo d'appello.

Interrogazione parlamentare

Il deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti, ha annunciato un'interrogazione parlamentare sulla vicenda. Ieri Filippo avrebbe subito violenze da parte di altri detenuti, rischiando di essere accoltellato. Della vicenda si è interessata Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino che sta mettendo a disposizione un legale per intervenire con la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. Il caso è noto anche alla Farnesina con Ornella Matraxia è in costante contatto. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2024, 15:14
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