Una diagnosi sbagliata, per cui una bambina di 11 anni ha rischiato di perdere la vita. È il caso di Tia Gordon, una bambina di Northampton, una città della Gran Bretagna, a cui è stato diagnosticato un tumore al cervello soltanto dopo quattro anni di visite e corse in ospedale. Inizialmente i sintomi sono stati interpretati dai medici come quelli tipici di una semplice emicrania, per la quale la piccola stava seguendo delle cure. Ma, nel corso degli anni, è soltanto peggiorata.
La "falsa" emicrania
La mamma ha notato che la figlia ha iniziato a non sentirsi bene durante la pandemia, nel marzo del 2020. La piccola Tia tendeva ad ammalarsi frequentemente, lamentando dolori allo stomaco e alla testa. I pediatri le dissero che si trattava di una semplice emicrania, così le hanno somministrato una cura per alleviare i sintomi. Ma le condizioni dell'11enne, invece di migliorare, peggioravano soltanto.
«I medici mi hanno detto che Tia soffriva di stomaco e di emicranie - ha raccontato la mamma, Imogen Darby, al Mirror - visto che si era sentita male durante l'estate, mi consigliarono di farle bere molta acqua.
La diagnosi corretta
In quattro anni, Tia è peggiorata. Ha iniziato a non vedere bene e a perdere costantemente l'equilibrio, lamentando di avere il torcicollo. «Un giorno ho preso Tia da scuola e ho visto che teneva il collo con una mano - ha continuato la mamma - così le ho chiesto cosa avesse. Mi ha risposto che sentiva il collo rigido, per cui ho pensato che fosse un semplice torcicollo. Magari la notte aveva dormito male o a scuola aveva fatto un movimento sbagliato con la testa. Ma questo torcicollo è durato settimane, mi sembrava molto strano».
Imogen Darby ha iniziato a sospettirsi, fino a quando non ha visto sua figlia vomitare ogni giorno, fino a quando non è più riuscita a camminare. Così è corsa in ospedale, dove hanno fatto una Tac alla bambina. Dopo la visita, i medici le hanno trovato un astrocitoma pilocitico, il più comune tumore cerebrale infantile, grande circa 3,5 centimetri. Tia è stata trasportata immediatamente in sala operatoria. «Dall'intervento hanno tolto circa il 96% del tumore - ha spiegato la mamma - è ancora molto debole e tende a perdere l'equilibrio, ma si rimetterà. Spero che la storia di mia figlia possa sensibilizzare i medici a dare delle diagnosi corrette il prima possibile, prima che sia troppo tardi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Maggio 2024, 12:53
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