Expo, scontro tra tassisti e Comune:
"No alla tariffa fissa per Rho-Pero"

Expo, scontro tra tassisti e Comune: ​"No alla tariffa fissa per Rho-Pero"

di Simona Romanò
Expo chiama a raccolta i tassisti, che dicono no alla tariffa fissa per raggiungere il sito espositivo a Rho-Pero.





Palazzo Marino è pronto a stilare un piano taxi straordinario - con i rappresentanti di categoria - valido per il semestre dell'Esposizione in modo da soddisfare il boom di utenti: dal 4 al 5% di visitatori (attesi 20 milioni) utilizzerà le auto bianche per recarsi ai padiglioni e girare la città. Si parla di migliaia di corse in più. Il secondo incontro tecnico con i sindacati si svolgerà domani e tutti i nodi verranno al pettine.



Il Comune conferma la volontà di non concedere nessuna licenza in più, ma di potenziare il servizio del 60% grazie alla «doppia guida» per tutti i 4.855 taxi circolanti, 5.400 nel bacino di Malpensa: 5.000 saranno operativi in contemporanea rispetto agli attuali 2.500 nell'ora di punta del mezzogiorno. Come? Due autisti potranno guidare, in alternanza, lo stesso mezzo per un turno di 8 ore ciascuno. La proposta non ha ancora ricevuto l'ok della controparte, più vogliosa di allungare il turno fino a 12 ore: più viaggi a testa significa più incassi. È invece rispedito al mittente l'invito a una tariffa fissa Milano-sito Expo. «Non è facilmente raggiungibile, perché le infrastrutture non sono terminate», precisa il presidente del Satam Raffaele Grassi.



Saranno settimane di trattative, mentre l'ala dura delle auto bianche, al di là delle sigle sindacali, riprende la battaglia «no Uber» - la società accusata «d'irregolarità e concorrenza sleale» che tramite web gestisce il noleggio auto con conducente (Ncc) - ma soprattutto contro l'app Uberpop, che consente a chiunque abbia la patente di diventare chauffeur: minacciano proteste dal 1° maggio, in concomitanza con l'inaugurazione di Expo.



La prima assemblea all'aperto sarà giovedì al parcheggio di Linate. Il tam tam corre sul web e dopo gli scioperi selvaggi dello scorso maggio risale la tensione. Palazzo Marino risponde con i numeri: 5.500 controlli anti-irregolari nel 2014, 891 sanzioni e 87 veicoli sequestrati.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Febbraio 2015, 09:20
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