Vicovaro, autobus Cotral prende fuoco sull'A24: i passeggeri riescono a uscire appena in tempo

Paura sull'A24, bus Cotral prende fuoco: 70 passeggeri salvi per miracolo

di Andrea Andrei
Sembrava una giornata come tante. Ma i pendolari che tutti i giorni, dopo la solita attesa sulla banchina di Ponte Mammolo e la “lotta” per prendere un posto a sedere sull'autobus, stavano cercando di tornare a casa, quello che successo oggi se lo ricorderanno per parecchio tempo.

L'autobus era il Cotral che dalla stazione di Ponte Mammolo parte alle 14.30 con destinazione Subiaco, e che percorre l'autostrada A24. Solita attesa sulla banchina, solite spinte per entrare. Come sempre qualcuno non riesce a sedersi, e accetta di trascorrere il viaggio - non certo breve - in piedi. Stavolta gli “sfortunati” erano una decina. L'autobus, come al solito, era pieno.



«Eravamo circa a metà strada fra le uscite di Castel Madama e Vicovaro», racconta Camilla, una studentessa 20enne di Anticoli Corrado che tornava dall'università e che viaggiava insieme al padre, «quando abbiamo visto del fumo uscire dalla parte posteriore del bus». Fra i passeggeri scatta il panico. Sono parecchi quelli che cominciano a urlare, a chiedere all'autista di fermarsi al più presto, perché qualcosa evidentemente non va. «Ai guasti siamo abituati, spesso capita che un autobus si fermi sull'autostrada, quando va bene in un autogrill, e che mandino un altro mezzo a prenderci, ma a questo no», spiega Camilla.



Per fortuna l'autista accosta, perché al fumo, pochi secondi dopo, seguono le fiamme. La gente si accalca alle porte, cerca di guadagnare l'uscita. I passeggeri corrono sull'asfalto dell'A24 sotto la pioggia, per allontanarsi il più possibile dal bus.



«Abbiamo fatto appena in tempo», racconta la studentessa, «l'autobus ha preso fuoco, e in pochi secondi era completamente avvolto dalle fiamme. I vetri esplodevano, la gente scappava». Gli automobilisti che transitavano sull'autostrada si sono fermati. «La polizia è arrivata nel giro di dieci minuti, i vigili del fuoco in una mezz'ora», dice Camilla.



L'autostrada in direzione L'Aquila-Teramo è rimasta chiusa finché i pompieri non hanno domato le fiamme. Intanto loro, i pendolari, se ne stavano lì, sotto la pioggia, ad aspettare. Un altro mezzo è arrivato solo dopo una quarantina di minuti, per portarli finalmente a casa.



«Queste sono le condizioni con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni», si sfoga Camilla, ed è difficile darle torto. È meglio non pensare a cosa sarebbe potuto accadere se l'autista non si fosse fermato in tempo. O forse sarebbe ora di pensarci, e fare in modo che l'incubo non si trasformi in realtà.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2014, 22:02
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